(Blog di Elvira)

Leggendo i commenti al mio precedente post, Elvira ha scritto una cosa molto poetica (da cui sono scaturiti alcuni pensieri che terrò per me...), penso, traendo spunto da ciò che è scritto nel mio contatto MSN e SKYPE ... ovvero ... "un capitano alla ricerca della sua "isola che non c'è".

Poichè mi è piaciuta molto, le dedico un intero post... Grazie Elvira!
Spero che la finirai.

UPDATE: 11/01/2006 ore 20:35 ... Elvira ha completato il racconto ... GRAZIE ELVIRA!


"Solchi il mare da astuto comandante.
La tua esperienza di certo ti aiuta e ti lusinga…
Sai accogliere la riga rossa sotto l'orizzonte, bagnato da acqua salata ed
infida.
Distratto, dagli ordini che impartisci con estrema naturalezza,
non noti la ragazza seduta nell'angolo,
che da giorni non ti stacca gli occhi da dosso…
Incantata, come un serpente che danza al suono di un piffero magico.
Riccioli biondi increspati dal troppo vento e dal troppo sole,
si muove sinuosamente con le sue vesti iridescenti ad ogni passo
e sogna una favola, in cui i baci sono note che giungono all'orecchio,
le carezze sono profumi di fiori appena sbocciati…
Si sa che le ragazzine viaggiano parecchio con la fantasia,
eppure la loro freschezza e l'odore che ha la loro pelle, di pane appena
sfornato,
ti stuzzica la mente…
Un'idea di improvviso ti fa gelare il sangue nelle vene,
sballottato tra le grida di un marinaio incapace e un gabbiano dispettoso…
…LEI … nient'altro che LEI…
Più che idea è un ricordo, fluttuante nel tuo animo,
non ti sei mai rassegnato ed i tuoi occhi ancora meno…
spesso si divertono a giocarti beffarde allucinazioni.
LEI, quanto le somiglia, non è vero?
Non dirmi che non te ne eri accorto…
Le sue labbra restano socchiuse,
lasciando spazio all'ossigeno per poter penetrare a grandi manciate,
ha il fuoco sul viso, forse il tuo sguardo insistente mortifica la sua
timidezza.
Smetti di guardarla… e ti concentri ripercorrendo i suoi contorni nella
mente,
sovrapponendoli a quelli di LEI.
una pacca sulla spalla ti riporta violentemente alla realtà:
"Stai sbagliando la rotta" ti bisbiglia un membro dell' equipaggio più
vecchio di te.
Decidi di allontanare quegli stupidi pensieri, le lanci un'occhiata di
rimprovero,
come se avesse lei la colpa di tutto e prendi nuovamente a dettar legge.
La notte sopraggiunge spavalda, lungo la nave stelle messe in fila
illuminano il passaggio.
La ragazza sembra aspettarti, riposta ancora in quell'angolo, che assume
tutt'altro significato rispetto al mattino. Non ti vede arrivare, ma la
senti canticchiare in lontananza.
Ha le gambe come fili che si intrecciano e vibrano irrequieti,
gli occhi chiusi, che lasciano intendere chissà quali mondi fantastici,
e la sua voce di angelo abbraccia perfettamente quello strabiliante
spettacolo…
Resti immobile, ammaliato, stregato.
La luce della luna la scopre più bella di quanto già non fosse.
Avanzi di un passo, poi di un altro… e un altro ancora.
Lei si volta, l'eternità vi travolge in un attimo e poi…
baci come note che giungono all'orecchio,
carezze come profumi di fiori appena sbocciati,
il tutto intriso da odore e sapore di pane appena sfornato."